L’estate è la stagione migliore per imparare a conoscere le erbe alpine. Eccone alcune dalle interessanti proprietà benefiche e medicamentose.
Menta & Co.
La menta è la più classica delle erbe che rinfrescano l’estate. È una piantina che cresce spontanea un po’ dappertutto e conta numerosissime varietà. Tutte hanno proprietà medicamentose, ma a migliore è senza dubbio la mentha piperita, tipica dei luoghi asciutti. Profumo penetrante e aroma piccantino sono frutto dei suoi numerosi oli eterei, primo fra tutti il mentolo presente nelle foglie e nei petali dei fiori.
Il tempo migliore di raccolta della menta è prima dell’inizio della fioritura. Si secca rapidamente ed accuratamente al sole e si ripone in un vaso a chiusura ermetica. Un cucchiaio di foglie di menta sminuzzate in una tazza di acqua bollente costituisce un ottimo calmante mentre l’infuso, ottenuto mettendo a macero in due tazze d’acqua bollente un pizzico abbondante di foglie di menta, è un ottimo tonico-digestivo che si beve sia prima che dopo i pasti. A parte gli aspetti curativi, la menta entra a pieno titolo tra le bevande analcoliche e i cocktail dell’estate.
L’Achillea
Vi siete procurati una ferita? Ecco l’Achillea (achillea millefolium) che cresce sui terreni incolti dal piano fino alle zone di montagna. Ha un odore intenso, ma gradevole, è alta fino a cinquanta centimetri e ha foglie strette con divisioni sottilissime.
In cima allo stelo si nota un ombrellino di fiori bianchi con tenui sfumature rosacee. Fiorisce dall’estate all’autunno e tutta la pianta è medicinale. Le sue qualità terapeutiche sono note fin dall’antichità per arrestare, tra l’altro, qualsiasi emorragia esterna e interna, utilizzandola in decotto o in infuso oppure applicandola, tritata finemente, sulle ferite o sulle piaghe. Un ottimo vino curativo di Achillea, si ottiene lasciando macerare due manciate di erba in un fiasco di generoso vino bianco di cui bere due bicchieri al giorno in caso di disturbi gastrointestinali.
La Genziana
Anche la Genziana (gentiana lutea) che cresce nei pascoli delle zone montane dà un ottimo vino aperitivo e digestivo molto facile da preparare. La pianta però è rara e protetta e quindi informatevi sulle regole del luogo dove vi trovate. È una pianta elegante, alta circa un metro, dal fusto verde ed eretto, con fiori gialli, raccolti a mazzetti. La radice è grossa, cilindrica, carnosa, di odore aromatico dapprima dolciastro, quindi assai aspro. I pregi di natura tipicamente tonica, sono racchiusi tutti proprio nella radice che va raccolta nel tardo autunno o al primo germogliare della pianta, pulita accuratamente a secco, tagliata a pezzi ed essiccata al sole.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.