La birra italiana è apprezzata in tutto il mondo. Vi si riflettono la voglia di sperimentazione e la creatività che caratterizzano lo stile italiano. Ma le birre dagli insoliti sapori abbondano in Italia e all’estero, con varietà e gusti davvero peculiari.
La birra in Italia e nel mondo
La birra è una bevanda sempre più popolare in Italia, dove piccoli birrifici artigianali spuntano in ogni dove dando libero sfogo a creatività e sperimentazione. I risultati sono eccellenti, come dimostrato dai molti riconoscimenti ottenuti dalla birra italiana agli European Beer Star Awards.
Si sperimenta con le fermentazioni e si utilizzano ingredienti insoliti come la zucca: Zeta, per esempio è una birra ad alta fermentazione prodotta con malto d’orzo e frumento e la zucca bertagnina, un ortaggio tipico del pavese. In questa birra la dolcezza della zucca sposa la sapidità dei luppoli inglesi e sloveni e viene esaltata dalle note pepate del lievito belga.
I sapori più strani
Ma se la birra di zucca può sembrare estrosa, è nulla in confronto ad alcune birre che si trovano nel resto del mondo. Tra gli ingredienti insoliti che si trovano nella birra c’è la polvere di stelle. La Celest-jewel-ale del famoso birrificio americano Dogfish Head, contiene polvere di meteorite lunare formato principalmente da sali e minerali che aiutano la fermentazione.
Alcuni birrifici invece mettono se stessi nelle loro birre, letteralmente. La Rougue Ale ha creato una birra chiamata The Beard Beer, letteralmente la birra barbuta, che contiene un lievito cresciuto utilizzando la barba del capo birraio della compagnia, John Maier.
Per il suo alto contenuto nutritivo, si dice che la birra sia un pasto e si sa che la cucina italiana è una delle più amate nel mondo. Da questo connubio nasce Mamma Mia! La birra alla pizza, prodotta con un’intera pizza margherita aggiunta in fase di fermentazione, che permette di bere e mangiare insieme, certo un bel risparmio di tempo. Ma il gusto?
Anche dolci
Se al salato si preferisce il dolce la birra vede e provvede anche per i più golosi. Vi sono la birra alla torta di banana, del birrificio inglese Wells Young’s Brewing Company, o quella al latte e cioccolato, la Lugene Chocolate Milk Stout. Vi sono poi le birre contenenti ostriche per i più raffinati o testicoli di bue per uomini decisi e dai gusti coraggiosi. Per serate più esotiche ancora si consiglia invece la Coconut Curry Hefeweizen, una birra belga al sapore di curry e cocco.
Perfino i fossili
Queste moderne rivisitazioni di un processo vecchio millenni allontanano dall’essenza storica di questa bevanda. Per ritornare alle origini, il cacciatore di fossili Jason Osborne ha creato la Paleo Ale: la birra di balena.
Appassionato produttore artigianale di birra, Osborne e il microbiologo Jasper Akerboom hanno sviluppato una birra insolita utilizzando un lievito proveniente da un fossile di balena. Il lievito è stato ricavato da una vertebra di un fossile datato circa 35 milioni di anni fa e appartenente alla proto-balena Eocetus wardii. La prodigiosa bevanda, eccezionale anche nel sapore, ancora non ha raggiunto la grande distribuzione ma è diventata la vera protagonista delle conferenze di paleontologia.
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